17
Marzo 2012 ore 11.00.
Il piacere dell'inchiostro
Triennale
di Milano
L’associazione
YUEMO partecipa a Made in Japan (fino al 1 aprile 2012) con una lezione di
calligrafia “shodo” che si terrà alla Triennale di Milano il 17 marzo
dalle ore 11.00 alle ore 13.
La
lezione sarà tenuta dal maestro Norio Nagayama (presidente dell’associazione
Bokushin, membro esaminatore della Nihon Kyōiku Shodō Renmei / Japan
Educational Calligraphy Federation (J.E.C.F) di cui è VIII Dan e insignito del
titolo di "Maestro non più giudicabile).
Gli
studenti calligrafi della YUEMO daranno dimostrazione dei loro esercizi di
calligrafi sotto la guida del maestro Nagayama che eseguirà una performance.
L’associazione
Culturale YUEMO “Il piacere dell’inchiostro” nasce a Milano nel settembre 2009
da un gruppo di appassionati della cultura estremo orientale in tutte le sue
manifestazioni artistiche .
L’Associazione
intende rappresentare un punto di incontro di cultura, arti e tradizioni
Orientali, a vari livelli di conoscenza con Associazioni, Enti, scuole e
professionisti che mettono al servizio le proprie conoscenze e arti proponendo
servizi, corsi e prodotti nel rispetto degli aspetti culturali e tradizionali
consentendo agli appassionati e a coloro che si avvicinano a questa cultura la
prima volta di attingere nuove informazioni ed esperienze sia nelle arti
praticate che in ambiti ancora poco esplorati.
In
particolare l’associazione propone la conoscenza e lo studio della calligrafia
della sigillografia e della pittura tradizionali.
SHUFA,
SEOYA, SHODO
Dalla
Cina al Giappone attraverso la Corea, l’arte della scrittura ha denominazioni
diverse per designare, di fatto, una stessa realtà.
La
traduzione in “calligrafia” rende poco l’idea di quella che effettivamente è
questa pratica. Nella tradizione, scrivere consiste nell'appropriarsi e nel
perfezionare un gesto che lascia una traccia.
Come
qualsiasi pratica che richieda un’iniziazione, la calligrafia non consiste solo
in un arduo apprendimento individuale ma anche nella condivisione di piacere e
emozioni. Per esemplificare il tipo di percorso potremmo paragonarla alla
musica o alla pratica di un arte marziale.
La
calligrafia orientale sviluppa la percezione di momenti, di movimenti che il
calligrafo anima nella sua arte.
Avvicinarsi,
tramite materiali diversi e poco conosciuti in occidente, alla tecnica
millenaria della scrittura è un impegno coinvolgente, perché al calligrafo
l'arte chiede un impegno totale del corpo, dello spirito e della sensibilità,
esigendo un’abilità acquisita da lunga e paziente pratica.
Tutto
ciò per svolgere in un momento, naturale e spontaneo, senza ritocchi, il
piacere del gesto di tracciare con l’inchiostro un segno sulla carta di riso
senza la preoccupazione occidentale della rappresentazione.
Partendo
dalla corretta postura, si apprendono la preparazione dell'inchiostro, l'uso
del pennello.
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