giovedì 30 settembre 2010

NAU - NETWORK ARCHITETTI UMBRI

Anche il cuore dell'Italia, l'Umbria, si è mobilitata per organizzare un grande evento, il FESTIVAL DELL'ARCHITETTURA - THINK TOWN TERNI.
La realtà umbra sta evolvendo e crescendo, nuovi stimoli e nuovi interssi emergono per uno sviluppo sempre maggiore della città e di essere Città.
All'interno della manifestazione l'evento NAU - NETWORK ARCHITETTI UMBRI. Una ricognizione di opere architettoniche contemporanee realizzate e in work in progress.
Venti studi di architettura, tra architetti già consolidati e giovani architetti in via di affermazione, in tre giornate di lavoro dove testimonianze, conoscenze e diffusione dell'architettura sono gli elementi essenziali per dar vita ad un confronto consapevole sulla capacità di cambiamento in termini di spazi, interazioni, trasformazioni.

29-1 ottobre h 9-13
CAOS, Centro Arti Opificio Siri
Via Luigi Capofregoso, 98 - Terni
www.festivaldellarchitettura.it

lunedì 29 marzo 2010

Design Marzo 2010_Lucien Pellat-Finet Shinsaibashi


Testo di Katiuscia Matteucci

Sono sempre più gli stilisti dei grandi brand di abbigliamento a chiedere la collaborazione per la progettazione di nuovi concept store (diffusi per il mondo) ad architetti di nota fama e abilità. E’ la volta della nuova boutique Lucien Pellat-Finet in Osaka. Anche in questa occasione il re del cachemire ha commissionato il lavoro al celebre architetto giapponese Kengo Kuma.
Per la realizzazione di uno spazio che sapesse rendere al massimo le peculiarità di naturalezza del tessuto, l’architetto Kengo Kuma, fedele alla sua ideologia di un’architettura organica, ha elaborato uno spazio totalmente innovativo ed esteticamente incantevole.
Una struttura in legno naturale a nido d’ape che si sviluppa all’interno del negozio, avvolgendolo e fornendo una sensazione di naturalezza e semplicità.
Il concept store è distribuito su tre livelli dell’edificio, il motivo a nido d’ape si ripete ininterrottamente su tutte le superfici divenendo esso stesso oggetto d’arredamento nel quale disporre i capi di abbigliamento e gli accessori firmati LPF.
All’interno dello store, oltre ai pregiati abiti in cachemire, trovano luogo: un bookshop, uno spazio neutro in cui si alternano vestiti e libri d’arte e una piccola e intima caffetteria nella quale i clienti possono rilassarsi gustando dell’ottimo champagne e assaporando sofisticati piatti della cucina francese.

Text by Katiuscia Matteucci

There are more and more stylists from big clothing brands who ask renown and skilled architects to collaborate for the designing of new concept-stores (worldwide spread). Now it is the turn of the new boutique by Lucien Pellat-Finet in Osaka. Even on this occasion the king of the cachemire has ordered the work to the famous Japanese architect Kengo Kuma. In order to carry out a room that could express at the most the peculiarities of naturalness of the fabric, architect Kengo Kuma, faithful to his concept of organic architecture, worked out a room that is completely innovatory and aesthetically charming. A honeycomb structure by natural wood that develops inside the shop, wrapping it up and giving a sensation of naturalness and semplicity. The concept store is arranged on three levels of the building, the honeycomb theme continually recurse on all the surfaces becaming the furnishing item on which arranging the items of clothing and accessories by LPF. Inside the store, besides the valueble cachemire clothes, you can find: a bookshop, a neutral room in which alternating clothes and books and a small intimate cafeteria in which the customers can relax enjoying an excellent chamagne and tasting sophisticated dishes from the French cuisine.

mercoledì 6 gennaio 2010

Design Dicembre 2009_ One Day Poem Pavilion

Testo di Katiuscia Matteucci

Luce, ombre, spazio, poesia queste le parole chiave per descrivere l’originale lavoro di tipografia sperimentale di Jiveon Song. One Day Poem Pavilion è uno spazio dove l’esperienza personale e la cultura della meditazione si uniscono dando forma ad uno spazio semplice ed elaborato allo steso tempo.
Il padiglione, composto da una struttura che ricorda una cupola geotetica, è caratterizzato da una serie complessa di perforazioni che entrando in contatto con la luce naturale del sole genera sulla superficie del terreno un testo o meglio definito un Poema. Dalla cultura Coreana, paese di origine del media designer Jiveon Song, scopriamo il significato del Sijo (poema classico coreano) rivalutando così il significato della vita e del trascorrere del tempo.
Il metodo di sviluppo per il raggiungimento di questo straordinario effetto visivo e di comunicazione è determinato dal periodo dell’anno e dalla posizione della terra intorno al sole. I fori praticati sulla cupola a contatto con una determinata inclinazione della luce del giorno rendono possibile la visualizzazione delle parole. All’interno del padiglione è possibile ottenere un’esperienza personale ogni volta differente per ogni individuo. La poesia, che può essere vista dalle 8 del mattino fino alle 4 del pomeriggio, permette allo spettatore di vivere uno spazio unico e irripetibile offrendo un momento di riflessione sulla nostra vita frenetica.
In un progetto di ricerca e sperimentazione come One Day Poem Pavilion gli elementi che compongono questo complesso elaborato sono elementi naturali, essenziali quali la luce e le ombre nello spazio.

Text by Katiuscia Matteucci
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Light, shadow, space, poetry: these are the key word to describe the original work of experimental letterpress by Jiveon Song. One Day Poem Pavilion is a space where the personal experience and the culture of meditation get together giving a shape to a plain and at the same time elaborate space. The pavilion, made up of a stucture that reminds a geothetic dome, is characterized by a complex series of perforations that, getting in touch with the natural light of the sun, generates a text, or better a Poem, on the surface. From the Korean culture, the original country of the media designer Jiveon Song, we find out the meaning of Sijo (the classic Korean poem), revaluing so the worth of life and passing of time. The method of development to achieve this extraordinary visual and communicative effect is defined by the period of the year and the position of the earth around the sun. The holes made on the dome on contact with a definite inclination of the day light make possible the display of the words. Inside the pavilion it is possible to get a personal experience everytime different for each man. The poetry that can be seen from 8,00 a.m. till 4,00 p.m., allows the visitor to live a unique and unrepeatable space for research and experimentation such as One Day Poem, the elements that make up this elaborate unit are natural elements and essential, such as the light and shadows in the space.

mercoledì 23 settembre 2009

Design Giugno 2009_Nina Idea in Movimento


Testo di Katiuscia Matteucci

A volte una buona idea viene fuori da un’ispirazione improvvisa come accade quando la mente, libera da ogni pensiero o turbamento, si lascia trasportare dalla brezza del vento in un viaggio su una barca in mezzo al mare.

Il Progetto. Da un’idea semplice ed intuitiva, scaturita dalla mente eclettica e creativa di Anika Elisabetta Luceri, nasce Niña una “piccola” vasca dall’animo libero e competitivo. Con il restyling di Epoca (vasca da bagno per antonomasia prodotta dal Gruppo Treesse) arriva Niña, un nuovo prodotto derivato dall’esigenza di dar vita ad una vasca innovativa e altamente personalizzabile. Oltre al suo design moderno ed essenziale Niña offre una serie di soluzioni cromatiche e di decori, studiate per ottenere un ambiente sempre più confortevole e originale. Molto raffinato è il decoro con inserti in Cristalli Swarovski, che rende ancora più prestigioso e lussuoso l’ambiente bagno; delicati sono i decori con motivi floreali, che donano un senso di tranquillità e freschezza. Non mancano le soluzioni per animi vivaci e sbarazzini con colori accesi e audaci. In un periodo dove il gusto per l’estetica, la ricerca della forma accattivante e il bisogno di originalità sono al centro dell’attenzione di molti designer e progettisti, Niña elabora un nuovo concetto di arredare il bagno. La vasca non ricopre più solo un ruolo di comfort e di benessere bensì di un abito: adattabile ad ogni tipo di personalità.

Anika Elisabetta Luceri. Designer per passione e di professione ha una dote innata per l’arte. Provenendo da studi artistici, maturando il suo interesse per la tecnica con una laurea in Disegno Industriale e dopo importanti esperienze lavorative in MV Agusta a Varese e progettando componenti ciclistiche ad uso sportivo per Bonamici Racing, riesce a raggiungere in ogni suo progetto un perfetto equilibrio tra arte visiva e produzione seriale. Il design di Anika Elisabetta Luceri non si limita alla realizzazione in serie ma sconfina abbracciando le diverse soluzioni di combinazione con l’arte. Possiamo definire lo stile di Luceri come “design ad arte”, dove si perdono i confini tra le due discipline. Non si riesce a percepire dove termina l’arte e inizia il design. Tutto è assolutamente omogeneo ed impeccabile.

Lo studio LuceriDesignSystem. Nel 2007 apre lo studio Luceri Design System, situato in Civita Castellana (VT) città conosciuta per la produzione di ceramiche artistiche e da bagno. Lo Studio si occupa di design, prototipazione e comunicazione. Molti i progetti realizzati per l’architettura d’interni come negozi di abbigliamento, centri estetici, arredo personalizzato e stand fieristici. Successivamente si specializza nel settore bagno collaborando per diverse aziende quali Ceramica Flaminia, Ceramica Tecla e Gruppo Treesse. Non limitandosi al design di prodotto lo studio Luceri Design System sviluppa il marchio “Elemento Gioielli” realizzando un unico nell’oreficeria High-Tech che si rivolge al mondo del racing. E proprio dal settore motociclistico ricava la materia, l’ “elemento” caratterizzante del prodotto: l’Ergal. Materiale estremamente leggero, anallergico e lavorato con le stesse tecnologie impiegate nella produzione di parti speciali per moto. Molto creativi sono i progetti nel settore farmaceutico, dove lo studio si occupa di Comunicazione a 360° passando dal packaging di prodotto al merchandising, e nei prodotti per la tavola con una serie di decori per porcellane da portata. Nel cantiere progettuale di Anika Elisabetta Luceri emergono interessanti soluzioni nel settore degli imbottiti, con simpatiche sedute trasformabili, cucine d’arredo e letti personalizzabili, il tutto seguito da simpatici oggetti di vario uso per la casa. Progetti nel cassetto sono quelli legati alle discipline sportive e in particolar modo per la vela per i quali a breve realizzerà dei prodotti di design. http://www.luceridesignsystem.it/
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Text by Katiuscia Matteucci
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Sometimes a good idea comes out from a sudden inspiration as it happens when your mind, free of every thought or anxiety, is carried by the wind breeze sailing on a boat in the middle of the sea.
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The poject. From a simple and intuitive idea, derived from the eclectic and creative mind of Anika Elisabetta Luceri, originates Nina a "small" bathtub with a free and competitive spirit. By the restyling of Epoca (a bathtube by antonomasia manufactured by Treesse Group) comes Nina, a new article derived by the demend to originate an innovative and hgly personalized bathtub. Besides its odern and essential design, Nina offers a range af chromatic and decorative solutions, cemceived to get a more and more comfortable and original space. Its decorations are very refined with insert of swarowski crystals, which makes more and more prestigious and luxury the bathroom; fine decorations with floral themes that give a sense of peacefulness and freshness. There are also solution for lively and saucy souls with bright and bold colours. In a period in which the taste for aesthetics, the search for the winning form and the need of originality are the centre of attention of many designers and planners, Nina works out a new concept of furnishings for the bathroom. The bathtube does not have anymore only a role for comfort and wellbeing, but it is also a dress: suitable for every kind of personality.
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Anika Elisabetta Luceri. She is a designer for passion and has a professionally a native gift for art. Coming from artistic studies, reaching gradually her interest for the technique with an Industrial Design degree and after important work experiences at the MV Agusta in Varese and planning cycling components for a sporting use for Bonamici Racing, she succeeds to achieve in every project of hers a perfect balance between visual art and serial production. The design of Anika Elisabetta Luceri does not limit itself only carrying out in series, but disgesses to embrace different solution with art. We can define the Luceri's style as " art design" where the borders between the two dsciplines disappear. You cannot just perceive where the art ends and the design begins. Everithing is absolutely homogeneous and flawless.
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The LuceriDesignSystem studio. In 2007 opened the Luceri Design System studio, located in Civita Castellana (VT), a town renowned for the production of artistic and bathroom pottery. The studio deals with design, prototyping and communication. Many projects have been carried out for for architecture. The Studio Luceri Design System does not limit itself to the product design, but develops also the "Elemento Gioielli" trademark, carrying out a unique item in the High- Tech jeweller's that turns to the racing world. And just from the motorcycle sector it drews the material, the characteristic "element" of the product: the ergal. An extremely light, anallergic material, worked with the same tecnologies used in the output of special parts for motorcycles. In the planning workshop of Anika Elisabetta Luceri come out interesting solution in the sector of the padded articles with nice transformable chairs, furnishined kichens and personalized beds, everything with nice items for different uses in the house. Unrealized projects are the one connected with the sport disciplines and particularly for sail for which she will carry out in a short time some design articles. http://www.luceridesignsystem.it/

Design Giugno 2009_Montforthaus Feldkirch

Testo di Katiuscia Matteucci

Il sito del nuovo Centro Congressi e Cultura Montforthaus si trova al confine del centro storico della città di Feldkirch. Il concetto di base del nuovo Montforthaus è organizzato dall’idea di creare nuovi spazi pubblici e l’integrazione del volume esistente nel tessuto urbano. Il nuovo volume è ridotto a un cubo estremamente compatto e funzionale, avvolto da una costruzione di cemento. Il ritmo generato dall’alternanza dei pilastri assorbe la città storica e la struttura del nuovo collegamento pedonale, ottenendo così nuovi spazi pubblici. Il nuovo Montforthaus risulta essere un edificio denso e compatto come un volume puro, avvolto da una struttura in cemento, generando così nuovi spazi urbani e cambiando il suo aspetto con il sole del giorno e la percezione dello spazio in prospettive sempre diverse. L’allineamento delle funzioni e lo sviluppo consequenziale interiore, sono ottimizzati da uno sviluppo orizzontale e verticale degli assi. Situati sulla linea di confine delle principali funzioni, influenzano la struttura dell’edificio nel senso di organizzazione e circolazione degli spazi. Questi assi di comunicazione garantiscono un flusso di libera costruzione interna e permettono una perfetta circolazione orizzontale e verticale. Tra gli assi si inserisce la grande area degli eventi situata senza interruzione di altri elementi, fornendo la possibilità di creare spazi flessibili. La trasparenza del vetro della facciata d’ingresso rende animati gli spazi pubblici nel loro insieme dando la possibilità di ospitare eventi all’interno e all’esterno. Le sale di lettura e dei convegni sono situate all’ultimo piano. Grazie alla facciata di vetro, queste stanze hanno una grande vista sul centro storico della città. questi ambienti hanno la possibilità di combinarsi trasformandosi in un unico spazio aperto. Apparendo così come un elemento fluttuante sopra la città. Il cemento utilizzato permette di presentarsi come un materiale, con tutta la sua espressività, senza incrementare il volume dell’edificio. Così il vetro diventa il principale elemento di facciata.

Text by Katiuscia Matteucci
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The site of the new Congress and Culture Montforthaus Centre is ate the border with the historic centre of the town of Feldkirch. The basic concept of the new Montforthaus is organized by the idea of creating new pubblic spaces and integration of the existing volume in the fabric of the town. The new volume is reduced to an extremely compact and functional cube, wrapped by building made up of concrete. The rhythm generated by the alternation of the pillars absorbs the historic town and the structure of the new pedestrian link, gaining so new public spaces. The new Montforthaus turns out to be a thick and compact building as a pure volume, wrapped by a concrete structure, generating so new urban spaces and changing its look with the day sun and perception of the space by more and more different perspectives. The alignment of the functions and the consequential inner development, are optimized by a horizontal and vertical development of the axles. Placed on the borderline of the main functions, thay affect the structure of the building about the organitation and circulation of the spaces. These axles of communication guarantee a flow of free inner construction and allow a perfect horizontal and vertical circulation. In the axles fits the great area for the events located without interruption of other elements, supplying with the possibility of making flaxible spaces. The transparency of the glass in the entrance front makes animated the public spaces all together, giving the chance to host events inside and outside. The reading and conversations halls are located at the top floor. Thanks to the glass front, these rooms have a great view over the historic centre of the town. These premises have the possibility to combine, turning into one outdoor space, so looking as a floating element over the town. The concrete used allows to appear as a material with all its expressiveness, without increasing the volume of the building. So the glass becomes the main element of the front.