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lunedì 28 maggio 2012

News: Cersaie e Casabella per la mostra “Giovani Architetti Grattano il Cielo”


Lunedì 28 maggio dalle 19:00 la vernice della mostra allestita presso Casabella laboratorio in via Marco Polo 13 a Milano

Si terrà lunedì prossimo, 28 maggio 2012, a partire dalle ore 19:00 presso Casabella laboratorio di Milano la vernice della mostra “Giovani architetti grattano il cielo”. L’idea nasce da un concorso – sponsorizzato da Cersaie - che la rivista Casabella ha lanciato a gennaio e rivolto ai giovani progettisti italiani under 30.

Tra i 160 curricula professionali giunti in redazione, la giuria composta da Federico Bucci, Nicola Braghieri, Enrico Molteni e Massimo Ferrari ne ha selezionati otto, i quali si sono dovuti cimentare con l’idea concettuale di creazione di un grattacielo di 52 piani: i progettisti selezionati sono Bam!, Stefano Belingardi Clusoni, Luca Bosco & Fabio Zampese, Paolo Di Donè, Francesco Di Gregorio & Vanni Meozzi, Stefano Larotonda, Filippo Nassetti e Angelo Renna. Le otto diverse proposte si concretizzano in altrettanti modelli, di oltre due metri di altezza, e sono diventate oggetto della mostra, che sarà visitabile fino al 11 giugno, dal lunedì al venerdi dalle 16:00 alle 20:00 e il sabato e la domenica dalle 12:00 alle 20:00.

Sponsorizzando l’iniziativa, la ceramica italiana continua ad investire in un dialogo culturale con le nuove generazioni di architetti, facendo conoscere il prodotto ceramico tra i giovani progettisti italiani ed internazionali; dialogo che ha il suo culmine in “Costruire, Abitare, Pensare”, il programma culturale di Cersaie che ogni anno porta a Bologna le eccellenze dell’architettura contemporanea. E proprio a Cersaie, all’interno della Galleria dell’Architettura (Pad. 25-26), la mostra sarà allestita per i visitatori del Salone.

Con questa collaborazione l’industria ceramica italiana prosegue nel dialogo con il mondo dei giovani progettisti e la mostra rappresenta una tappa di avvicinamento a Cersaie, il Salone Internazionale della Ceramica per l’Architettura e dell’Arredobagno, che aprirà i battenti il 25 settembre prossimo a BolognaFiere.


martedì 21 febbraio 2012

News: Ultimi giorni per la mostra ARCHIZINES a Milano

GIOVEDIì 23 FEBBRAIO ALLE 19.30 IN OCCASIONE DEL FINISSAGE DELLA MOSTRA "ARCHIZINES" SPAZIOFMGPERL'ARCHITETTURA ORGANIZZA C/O 121+LIBRERIA EXTEMPORANEA IN VIA SAVONA 17/5 MILANO

ARCHIZINES LIVE

DIALOGO CON:
ELIAS REDSTONE, LUCA MOLINARI, JOSEPH GRIMA, MATTEO GHIDONI

GUEST MAGAZINES: BOUNDARIES-STUDIO-ARCHPHOTO2.0-ITALIC-FANTOM

LA CONFERENZA
SPAZIOFMGPERL’ARCHITETTURA, giovedì 23 febbraio in concomitanza con il finissage della mostra ARCHIZINES, organizza in collaborazione con Domus la conferenza ARCHIZINES LIVE. L’appuntamento con Elias Reditone (critico e curatore di Archizines), Luca Molinari (critico e curatore di SpazioFMGperl’Architetura), Joseph Grima (Diretore di Domus), Matteo Ghidoni (San Rocco) insieme ai direttori di BOUNDARIES, STUDIO, ARCHPHOTO2.0, ITALIC e FANTOM è alle 19.30 presso 121+LIBRERIA EXTEMPORANEA in Via Savona 17/5. Per l’occasione la mostra presso lo SpazioFMGperl’Architettura rimarrà aperta fino alle 19.30.

LA MOSTRA
Fino al 23 febbraio SpazioFMGperl’Architettura di Iris Ceramica e FMG Fabbica Marmi e Graniti ospita a Milano ARCHIZINES. Una mostra ma anche un progetto di ricerca che raccoglie le pubblicazioni di architettura pi all’avanguardia a livello internazionale. Testate indipendenti e alternative, low cost (fotocopiate o stampate su richiesta) come Another Pamphlet, Scapegoat e Preston is My Paris ma anche ‘preziose’ come San Rocco, Spam e PIN-UP. La raccolta, creata dalla passione di Elias Redstone, curatore e critico britannico, è stata esposta fino allo scorso 14 dicembre negli spazi della Architectural Association School of Architecture, che ha contribuito anche alla realizzazione della mostra.

I 60 titoli che compongono la mostra - tra giornali, riviste rilegate e fanzine – provengono da 20 paesi e hanno la qualità di inquadrare la relazione tra l’uomo e l’ambiente costruito, portando la critica e l’analisi fuori dai suoi confini canonici per trasferirla alla vita quotidiana. Le testate selezionate rappresentano quindi una piattaforma di ricerca e dibattito in relazione all’architettura ma sono anche la dimostrazione che l’amore per la parola e la carta stampata persiste. In mostra ogni titolo presentato con una videointervista all’editore, allo scopo di fornire al visitatore le informazioni per apprenderne lo stile, il taglio redazionale e quindi il modo di ciascuno di interpretare il giornalismo di architettura.

ARCHIZINES nasce dalla collezione personale di Elias Redstone. Il critico e curatore prima di sviluppare la mostra ha trasferito il concept nel portale www.archizines.com affidandone la direzione artistica allo studio Folch di Barcellona. Il sito, mettendo in connessione tra loro testate, lettori ed editori ha poi fatto si che la collezione si sviluppasse. La mostra è una rappresentazione di questo originale progetto e offre la possibilità al pubblico di conoscere nuove riviste – alcune delle quali hanno una distribuzione internazionale molto limitata, con lo scopo di incoraggiare nuovi talenti editoriali a farsi avanti ed emergere.

“Sono stato ispirato dall’incredibile attività editoriale che in ogni parte del mondo viene dedicata alla celebrazione dell’architettura e a come questa si riflette sulle persone. Molte di queste pubblicazioni sono ancora ai loro primi numeri. Nonostante la crescente predominanza di internet, evidentemente esiste il desiderio da parte di architetti, artisti, studenti - e non solo-, di esprimersi attraverso la carta stampata. Dalle fanzine alle testate accademiche o pi professionalmente orientate, le pubblicazioni in mostra offrono un contributo importante e spesso profondo ai temi dell’architettura” spiega Elias Redstone.

La collezione è destinata ad essere trasferita al nelle sale della National Art Library del Victoria & Albert Museum di Londra. Qui è stata infatti definita la sede permanente di questa raccolta correlata al progetto di ricerca ARCHIZINES che, resa disponibile alla consultazione pubblica, diventa una preziosa risorsa per le prossime generazioni.

Il catalogo, edito da Bedford Press, offre un ulteriore approfondimento della relazione tra architettura ed editoria grazie ai contributi di Pedro Gadanho (Beyond), Iker Gil (MAS Context), Adam Murray (Preston is my Paris), Rob Wilson (Block), Mimi Zeiger (Maximum Maxim MMX/loudpaper) e altri. Il catalogo affronta inoltre tematiche quali la rappresentazione dell’architettura nella scrittura creativa, nella fotografia, nei giornali e nelle fanzine e approfondisce il ruolo dell’editoria sia in ambito accademico che nella pratica architettonica.  

 
ARCHIZINES
SPAZIOFMGPERL’ARCHITETTURA
Fino al 23 febbraio
Milano Via Bergognone 27 | lun-ven 15-19 ingresso libero . .
Curatore: Elias Redstone
Exhibition Design: AA Exhibitions
Graphic Design: Folch Studio
Catalogo: Bedford Press

giovedì 2 febbraio 2012

News: Steven Holl Architects Selected To Develop New Facilities For Museum of Fine Arts, Houston

February 2, 2012 ― The Museum of Fine Arts, Houston announced today that Steven Holl Architects has been selected to partner with the museum to develop an expansion that enlarges the museum’s presentation of its collections, exhibitions, and myriad educational programs. The project will entail the construction of a new museum building intended primarily for art after 1900 to complement the Audrey Jones Beck and Caroline Wiess Law Buildings. Further, the project will address the integration of the Lillie and Hugh Roy Cullen Sculpture Garden and the expansion of the Glassell School of Art. A new parking facility willbe added, as well.
“This is a proud moment not only for the MFAH, but for the city of Houston,” said Cornelia Long, chair of the board of trustees.
“I am tremendously excited by the prospect of working with Steven Holl and Chris McVoy of Steven Holl Architects,” said MFAH director Gary Tinterow. “Everyone on the committee was deeply impressed by the intelligence and beauty of their museum projects, and we feel certain that they will conceive a design that will match the clarity and elegance of our existing architectural landmarks.”
The new museum building will occupy a two-acre, museum-owned site currently being used as a parking lot. The property is adjacent to the Isamu Noguchi-designed Lillie and Hugh Roy Cullen Sculpture Garden and to the Glassell School of Art. It is across Bissonnet Street from the Audrey Jones Beck Building, designed by Rafael Moneo, and the Caroline Wiess Law Building, designed by Mies van der Rohe. In addition to being a home for art after 1900 from the MFAH permanent collection, the new building would
include galleries for traveling exhibitions, educational facilities, a library and study/resource center, lecture halls, a theater and a restaurant. The decision follows a comprehensive international search that resulted in three firms — Steven Holl Architects, Snøhetta, and Morphosis—developing site-specific concepts for
the planned expansion. Following the presentation by each firm, the long-range planning committee of the board of trustees selected Steven Holl Architects.
Steven Holl and Chris McVoy said, “We are very excited to collaborate with the MFAH to realize this exceptional museum expansion for Houston. The amazing potential of this project is an inspiring challenge. We are honored to give this work our full attention and enthusiasm. With the optimism of the new director and trustees, the MFAH is poised to realize an expanded integral campus with excellent new spaces for art.”
 
Steven Holl Architects – New York and Beijing 
Founded in New York in 1976, Steven Holl Architects is an innovative 45-person architecture and urban design firm working globally as one office from two locations: New York City and Beijing. Steven Holl leads the office with senior partner Chris McVoy and junior partner Noah Yaffe. Steven Holl Architects has realized architectural works nationally and overseas, with extensive experience in the arts (including museum, gallery and exhibition design), campus and educational facilities, and residential work. The firm has been internationally recognized with architecture’s most prestigious awards for quality and excellence in design, and the work has been widely published and exhibited. Steven Holl Architects has completed several museums including the Kiasma Museum of Contemporary Art (Helsinki, Finland); the Herning Museum of Contemporary Art (Herning, Denmark); the Cité de l’Océan et du Surf (Biarritz, France) and the Nelson-Atkins Museum of Art Bloch Building, named by Time Magazine “#1 Architectural Marvel of 2007” and called “one of the best buildings of the last generation” by The New Yorker. 

Museum of Fine Arts, Houston
Established in 1900, the MFAH is the largest cultural institution in the region. The majority of the museum’s presentations take place on its main campus, which is located in the heart of Houston’s Museum District and comprises the Audrey Jones Beck Building, the Caroline Wiess Law Building, the Glassell School of Art and the Lillie and Hugh Roy Cullen Sculpture Garden. The Beck and Law buildings are connected underground by the Wilson Tunnel, which features James Turrell’s iconic installation The Light Inside (1999). Additional resources include a repertory cinema, two significant libraries, public archives and a state-of-the-art conservation and storage facility. Nearby, two remarkable house museums—Bayou Bend Collection and Gardens and Rienzi—present collections of American and European decorative arts. The encyclopedic collections of the MFAH are especially strong in pre-Columbian and African gold; Renaissance and Baroque painting and sculpture; 19thand 20th-century art; photography; and Latin American art. The MFAH is also home to the International Cente

mercoledì 25 gennaio 2012

News: I HAVE SEEN THE FUTURE il nuovo evento del gruppo CityVision

Sarà I HAVE SEEN THE FUTURE il quarto importante evento che il gruppo creativo romano di Cityvision presenterà il prossimo 17 febbraio 2012 alle 18,30 al museo MACRO di Roma di Via Nizza.

REGISTRATI

Dopo l’esperienza e il successo di Rome CityVision Experience, Love and Kill your own Town e Y1 Independent Architecture Stuff, un nuovo evento d’architettura indipendente che vedrà protagonista, per la prima volta a Roma, il famoso studio londinese SQUINT/OPERA con una lecture dell’architetto Jules Coke (founding director).
Una conferenza stampa annuncerà il nuovo concorso d’architettura internazionale che quest'anno indagherà sul futuro della Grande Mela: New York Cityvision Competition. La giuria del nuovo concorso sarà composta da Joshua Prince-Ramus (REX architects), Eva Franch i Gilabert (Storefront for art & architecture), Roland Snooks (Kokkugia), Shohei Shigematsu (OMA ny), Alessandro Orsini (Architensions) e Mitchell Joachim (Terreform One).
Durante l'evento verrà inoltre presentato e distribuito il free press numero 5 di CityVision Magazine e saranno rivelati i vincitori del concorso PFFF Inflatable architecture competition indetto da CityVision e FARM.

 
INFORMAZIONI
a cura di Francesco Lipari e Vanessa Todaro
con Paolo Emilio Bellisario, Marco Arciero e Maria Azzurra Rossi 
www.ihaveseenthefxxxxx.tumblr.com
e-mail: info@cityvision-mag.com
telefono: + 39 06.39031053
timing: venerdì 17 febbrario 2012 ore 18,30
Ingresso libero
 
ORGANIZZAZIONE – CityVision
CON IL SUPPORTO DI – Roma Capitale – Macro Museum
PARTNERS/SPONSOR – Radisson – Tecnoart – Pometra – IstitutoQuasar
MEDIA PARTNERS – Architonic – The Moodit
I Have Seen The Future
17 febbraio 2012 ore 18,30
MACRO via Nizza - Roma INGRESSO GRATUITO 

martedì 24 gennaio 2012

News: Inaugura a Milano ARCHIZINES, la mostra a cura di ELIAS REDSTONE

Dal 27 gennaio al 23 febbraio SpazioFMGperl’Architettura di Iris Ceramica e FMG Fabbica Marmi e Graniti ospita a Milano ARCHIZINES. Una mostra ma anche un progetto di ricerca che raccoglie le pubblicazioni di architettura più all’avanguardia a livello internazionale. Testate indipendenti e alternative, low cost (fotocopiate o stampate su richiesta) come Another Pamphlet, Scapegoat e Preston is My Paris ma anche ‘preziose’ come San Rocco, Spam e PIN-UP.

La raccolta, creata dalla passione di Elias Redston, curatore e critico britannico, approda a Milano da Londra dove stata esposta fino allo scorso 14 dicembre negli spazi della Architectural Association School of Architecture, che ha contribuito anche alla realizzazione della mostra.

I 60 titoli esposti - tra giornali, riviste rilegate e fanzine – provengono da 20 paesi e hanno la qualit di inquadrare la relazione tra l’uomo e l’ambiente costruito, portando la critica e l’analisi fuori dai suoi confini canonici per trasferirla alla vita quotidiana. Le testate selezionate rappresentano quindi una piattaforma di ricerca e dibattito in relazione all’architettura ma sono anche la dimostrazione che l’amore per la parola e la carta stampata persiste. In mostra ogni titolo presentato con una videointervista all’editore, allo scopo di fornire al visitatore le informazioni per apprenderne lo stile, il taglio redazionale e quindi il modo di ciascuno di interpretare il giornalismo di architettura.
Per approfondire al meglio questo tema SPAZIOFMGPERL’ARCHITETTURA, in concomitanza con il finissage della mostra, organizza la conferenza ARCHIZINES LIVES. L’appuntamento con Elias Reditone (critico e curatore di Archizines), Luca Molinari (critico e curatore di SpazioFMGperl’Architetura), Joseph Grima (Diretore di Domus), insieme ad altri invitati italiani e stranieri, è giovedì 23 febbraio prima in mostra e a seguire presso 121+LIBRERIA EXTEMPORANEA in Via Savona 17/5.

ARCHIZINES nasce dalla collezione personale di Elias Redstone. Il critico e curatore prima di sviluppare la mostra ha trasferito il concept nel portale www.archizines.com affidandone la direzione artistica allo studio Folch di Barcellona. Il sito, mettendo in connessione tra loro testate, lettori ed editori ha poi fatto si che la collezione si sviluppasse. La mostra una rappresentazione di questo originale progetto e offre la possibilit al pubblico di conoscere nuove riviste – alcune delle quali hanno una distribuzione internazionale molto limitata, con lo scopo di incoraggiare nuovi talenti editoriali a farsi avanti ed emergere.

“Sono stato ispirato dall’incredibile attività editoriale che in ogni parte del mondo viene dedicata alla celebrazione dell’architettura e a come questa si riflette sulle persone. Molte di queste pubblicazioni sono ancora ai loro primi numeri. Nonostante la crescente predominanza di internet, evidentemente esiste il desiderio da parte di architetti, artisti, studenti - e non solo-, di esprimersi attraverso la carta stampata. Dalle fanzine alle testate accademiche o pi professionalmente orientate, le pubblicazioni in mostra offrono un contributo importante e spesso profondo ai temi dell’architettura” spiega Elias Redstone.

Al temrmine della mostra la collezione sar trasferita al nelle sale della National Art Library del Victoria & Albert Museum di Londra. Qui stata infatti definita la sede permanente di questa raccolta correlata al progetto di ricerca ARCHIZINES che, resa disponibile alla consultazione pubblica, diventa una preziosa risorsa per le prossime generazioni.

Il catalogo, edito da Bedford Press, offre un ulteriore approfondimento della relazione tra architettura ed editoria grazie ai contributi di Pedro Gadanho (Beyond), Iker Gil (MAS Context), Adam Murray (Preston is my Paris), Rob Wilson (Block), Mimi Zeiger (Maximum Maxim MMX/loudpaper) e altri. Il catalogo affronta inoltre tematiche quali la rappresentazione dell’architettura nella scrittura creativa, nella fotografia, nei giornali e nelle fanzine e approfondisce il ruolo dell’editoria sia in ambito accademico che nella pratica architettonica. 

ARCHIZINES
SPAZIOFMGPERL’ARCHITETTURA
26 gennaio-23 febbraio
Via Bergognone 27 | lun-ven 15-19 ingresso libero 

INAUGURAZIONE 26 GENNAIO ORE 18.30
 




lunedì 23 gennaio 2012

News: Aldo Cibic e Paolo Ulian chiudono il ciclo di incontri MATRIOSKA DESIGN

Aldo Cibic e Paolo Ulian
chiudono il ciclo di incontri
MATRIOSKA DESIGN
tre generazioni del design italiano a confronto
26 gennaio 2012, ore 21
Museo d’arte contemporanea di Lissone




Giovedì 26 gennaio Lissone dà appuntamento al Museo d’arte Contemporanea per l’ultima conferenza del ciclo MATRIOSKA DESIGN moderato da Luca Molinari. Aldo Cibic e Paolo Ulian presenteranno un giovane designer under 30 secondo l’obiettivo degli incontri: creare un dialogo tra generazioni diverse del design italiano. Lo scorso 19 gennaio il giovane talento presentato al pubblico da Andrea Branzi e Lorenzo Palmeri è stato Luca Barengo, classe 1986 che vanta già collaborazioni con aziende di fama internazionale come Axolight, comune di Parma e Torino, Giorgetti, Giugiaro, Italwin, Lunirolo, Pininfarina extra, e designer come Luca Nichetto e Lorenzo Palmeri stesso, con il quale collabora attualmente.

“Le conferenze Matrioska Design, in quanto parte del programma del Premio internazionale Lissone Design, oltre a rappresentare un momento per ragionare sulla materia con i grandi nomi del design italiano, vogliono dare spazio e voce ai giovani di talento” spiega l’Assessore alla Cultura, Identità e Tradizioni locali del Comune di Lissone Daniela Ronchi.

L’incontro di giovedì 26 gennaio è anche l’occasione per visitare la mostra dedicata ai 165 progetti che hanno partecipato al Premio Lissone Design-Street Furniture promosso dal Museo stesso, dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Lissone, in collaborazione con Progetto Lissone e Fondazione Colore Brianza Osservatorio Colore Interni.

Aldo Cibic nasce nel 1955 a Schio (Vicenza). Per la sua formazione è stato determinante l’incontro con Ettore Sottsass con cui nel 1981 fonda il gruppo Memphis. Il sodalizio con Sottsass si interrompe alla fine degli anni Ottanta quando Cibic apre il suo studio, Cibic & Partners, a Milano. Con il suo team creativo ha realizzato progetti di interni come gli showroom Esprit in Italia e Inghilterra, gli spazi Fiorucci, il Museo Maserati, le facciate esterne della Rinascente. Lavora per Gallotti e Radice, Foscarini, Abaco, Salvagnini, Serralunga. Aldo Cibic insegna alla Domus Academy, al Corso di Laurea in Disegno Industriale della Facoltà di Architettura del Politecnico di Milano, al Corso di Laurea in Disegno Industriale della Facoltà di Design dell’Istituto Universitario di Architettura di Venezia ed è Professore Onorario alla Tongji University di Shanghai. Parte¬cipa a concorsi e appuntamenti culturali importanti come la Biennale di Venezia e di Londra.

Paolo Ulian frequenta per tre anni l’Accademia di Belle Arti di Carrara dove segue i corsi di pittura tenuti da Getulio Alviani e Luciano Fabro quindi si trasferisce a Firenze per iscriversi all’Isia. Si diploma in Industrial Design nel 1990 con il progetto di un paravento in cartone col quale vince il premio “Design for Europe in Belgio”. Alla fine del 1990 é a Milano per lavorare con Enzo Mari. Rimane con lui fino al 1992 per poi tornare in Toscana ed iniziare la propria attività con il fratello Giuseppe col quale collabora ancora oggi. Dal 1994 partecipa a molte delle mostre organizzate allo Spazio Opos a Milano e a numerose altre in Italia e all’estero. Sono del 1995 i suoi primi progetti entrati in produzione, con Driade e Bieffeplast.


venerdì 20 gennaio 2012

News dalla Biennale di Architettura: il neodirettore Chipperfield lancia il suo tema per la 13esima Mostra Internazionale di Architettura - Common Ground

Il Presidente della Biennale di Venezia, Paolo Baratta, accompagnato dal Direttore della 13. Mostra Internazionale di Architettura, David Chipperfield, ha incontrato il 17 gennaio a Ca’ Giustinian i rappresentanti di 41 Paesi partecipanti alla 13. Mostra, che si svolgerà dal 29 agosto al 25 novembre 2012 ai Giardini e all’Arsenale (vernice 27 e 28 agosto 2012), nonché in vari luoghi di Venezia. Erano presenti per la prima volta anche rappresentanti di Cossovo, Kuwait e Perù.

Il tema scelto da David Chipperfield per la 13. Mostra Internazionale di Architettura è Common Ground.

David Chipperfield ha dichiarato: “Voglio che questa Biennale renda omaggio a una cultura architettonica vitale e interconnessa che si interroghi sui territori condivisi, intellettuali e fisici. Nella selezione dei partecipanti la mia Biennale favorirà la collaborazione e il dialogo, che considero il cuore dell’architettura, e il titolo fungerà anche da metafora del terreno di attività dell’architettura.
Mi interessano gli elementi che accomunano gli architetti, dalle condizioni della pratica architettonica alle influenze, collaborazioni, storie e affinità che inquadrano e contestualizzano il nostro lavoro. Vorrei cogliere l’occasione di questa Biennale per potenziare la comprensione della cultura architettonica e per valorizzare le continuità filosofiche e pratiche che la definiscono.
Il titolo ‘Common Ground’ allude esplicitamente anche al terreno fra edifici, agli spazi della città. Vorrei che i progetti esposti alla Biennale indagassero in profondità il significato degli spazi creati dagli edifici: gli ambiti politici, sociali e pubblici di cui l’architettura fa parte. Non voglio smarrire il tema dell’architettura in un pantano di speculazioni sociologiche, psicologiche o artistiche, ma piuttosto cercare di ampliare la comprensione del contributo specifico che l’architettura può dare nella definizione del terreno comune della città.
Il tema è un atto deliberato di resistenza all’immagine dell’architettura diffusa oggi dalla maggior parte dei media fatta di singoli progetti che scaturiscono dalle menti di talenti individuali già pienamente compiuti. Vorrei promuovere il fatto che l’architettura è fortemente legata, intellettualmente e praticamente, alla condivisione di problemi, influenze e intenti”.